Il mercato delle auto elettriche in Italia mostra segnali di crescita, ma il gap con l’Europa resta ampio
Nel marzo 2025, il mercato delle auto elettriche in Italia ha registrato una crescita significativa, con un aumento del 75,42% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo del 2024. Nonostante questi dati positivi, il Paese rimane indietro rispetto ad altri mercati europei, come Germania e Francia, dove le vendite di veicoli elettrici sono nettamente superiori. Questo articolo analizza i trend del mercato, le sfide e le opportunità per il futuro.
Al 31 marzo 2025, le auto elettriche circolanti in Italia hanno raggiunto le 297.917 unità, con 23.019 nuove immatricolazioni dall’inizio dell’anno.
La quota di mercato delle auto full electric (BEV) si attesta al 5,16%, un dato in crescita ma ancora lontano dalla media europea.
La suddivisone dei canali di vendita è concentrata soprattutto su due linee;
Il 43,66% delle vendite è rivolto ai privati, mentre il 30,70% è destinato al noleggio a lungo termine. Le flotte aziendali rappresentano il 7,85%.
- Modelli più venduti:
1. Tesla Model 3 (2.210 unità)
2. Dacia Spring (2.076 unità)
3. Citroën C3 (1.455 unità)
Le immatricolazioni sono concentrate nel Nord Ovest (7.482 unità) e nel Nord Est (6.225 unità), mentre il Sud e le Isole mostrano numeri più contenuti (rispettivamente 2.241 e 1.046 unità).
Il confronto con l’Europa
L’Italia sconta un ritardo significativo rispetto ad altri Paesi europei:
- Germania: 70.498 immatricolazioni
- Francia: 45.272 immatricolazioni
- Regno Unito: 50.948 immatricolazioni
- Italia: 13.654 immatricolazioni
Questo divario è attribuibile a fattori come la minore disponibilità di incentivi statali e una rete di ricarica ancora in via di sviluppo, con 64.391 punti di ricarica e 33.414 infrastrutture registrati a dicembre 2024.
Le sfide e le opportunità
Nonostante il ritardo, il mercato italiano mostra segnali incoraggianti:
1. Modelli entry-level: L’arrivo di veicoli elettrici più accessibili, come la Renault 5 E-Tech, potrebbe attrarre nuovi acquirenti.
2. Ruolo delle flotte aziendali: Un maggiore coinvolgimento delle aziende nell’elettrificazione dei parchi auto potrebbe accelerare la transizione.
3. Infrastrutture di ricarica: Un’espansione della rete è essenziale per sostenere la domanda futura.
In conclusione, la crescita delle immatricolazioni elettriche in Italia è un segnale positivo, ma per colmare il gap con l’Europa servono politiche più incisive e investimenti nelle infrastrutture. Come dimostrano altri mercati, superata una certa soglia, l’elettrico può affermarsi anche senza incentivi, grazie a una maggiore fiducia nella tecnologia. L’Italia ha il potenziale per recuperare terreno, ma il tempo a disposizione non è infinito.
Fonti dati: Motus-E, dati aggiornati al marzo 2025.
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