Siamo in pieno inverno, manca poco ai tre giorni della merla, sono gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) e secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno e mi è sembrato giusto analizzare i retroscena relativi all' impatto ambientale di una stazione sciistica
Significativo Consumo Energetico:
Le stazioni sciistiche presentano un consumo energetico notevole, principalmente legato al funzionamento degli impianti di risalita, alla produzione di neve artificiale e alla preparazione delle piste.
Impronta di Carbonio per Sciatore: L'impronta di carbonio per sciatore varia considerevolmente, da 3 a 12 kg di CO2 equivalente. Questo è paragonabile a percorrere 25-100 km in auto.
Fonti Energetiche:
La maggior parte delle emissioni (73%) sono causate dall' utilizzo dell'energia elettrica, in Italia, sia sull'arco alpino che appenninico, durante i mesi invernali con il mix attuale di produzione, si emettono circa 320 gCO2/kWh, mentre il gasolio rappresenta il 27% delle emissioni di CO2.
Maggiori Consumatori di Energia:
1. Impianti di Risalita:
Gli impianti rappresentano la fonte più significativa di consumo energetico e di emissioni di gas serra nelle stazioni sciistiche. Il consumo dipende da fattori come il dislivello, la lunghezza e il tipo di impianto.
2 Innevamento Programmato:
Richiede molta energia per il pompaggio dell'acqua e per le macchine per la produzione di neve (ventilazioni e lance). Un metro cubo di neve tecnica utilizza 0,5-2 kWh di energia. L'utilizzo di acqua è elevato (400-450 litri/metro cubo di neve), ma non viene "consumata" (viene immagazzinata come neve che si scioglierà in primavera). Non vengono utilizzati additivi nella produzione di neve in Italia o in Francia.
3 Battitura delle Piste:
I gatti delle nevi consumano circa 35 litri di gasolio all'ora; il consumo stagionale per chilometro di pista varia da 2000 a 5000 litri a seconda della difficoltà della pista, della larghezza e delle nevicate.
Strategie di Mitigazione ed Efficienza:
Sono diverse strategie per ridurre l'impronta di carbonio delle stazioni sciistiche:
1 Fonti di Energia Rinnovabile:
L'utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (fotovoltaico sugli edifici degli impianti di risalita e energia idroelettrica da bacini ad alta quota) riduce significativamente le emissioni. Le pompe di calore possono ridurre i costi e le emissioni negli edifici (hotel, bar, ristoranti...), soprattutto quelli non collegati alla rete del gas metano.
Miglioramenti dell'Efficienza Energetica: La riduzione dei consumi è fondamentale. Ciò include il rallentamento degli impianti di risalita durante le ore di minore affluenza, il monitoraggio e la sostituzione di attrezzature per l'innevamento inefficienti e l'utilizzo di gatti delle nevi ibridi insieme ad strumenti geomatici (GNSS, rilievi con droni) per ottimizzare la preparazione delle piste.
Alcuni Casi studio
Alcuni casi, di diverse stazioni sciistiche dislocate sulle Alpi italiane, evidenziando l'implementazione di iniziative di sostenibilità:
1 Isola 2000:
Ha implementato un'ottimizzazione della velocità degli impianti di risalita basata sull'intelligenza artificiale, ottenendo notevoli risparmi energetici e migliorando la sicurezza degli sciatori. Ha inoltre utilizzato il GPS SNOWsat per la mappatura della profondità della neve, migliorando l'efficienza della produzione di neve.
2 Riserva Bianca (Limone Piemonte): Sottolinea l'accessibilità in treno, promuove i trasporti pubblici e utilizza un gatto delle nevi ibrido per ridurre le emissioni. Ha anche diversificato la sua offerta turistica al di là dello sci.
3 Mondolè Ski (Prato Nevoso):
Compensa le emissioni attraverso la piantumazione di alberi e offre una varietà di attività non legate allo sci. Ha utilizzato immagini da drone per una mappatura precisa della profondità della neve e analizza i dati del sistema di innevamento (TechnoAlpin) per ottimizzare la produzione e ridurre l'uso di energia.
Conclusioni Generali e Consigli Pratici:
Sebbene lo sci alpino abbia un impatto ambientale, questo può essere significativamente ridotto con azioni mirate:
1 Installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici delle stazioni sciistiche.
2 Implementazione di sistemi di regolazione della velocità degli impianti di risalita per ridurre i consumi nelle fasce orarie meno frequentate.
3 Miglioramento dei sistemi di innevamento programmato per aumentare l'efficienza e ridurre l'uso di energia.
4 Utilizzo di sistemi di tracciamento satellitare sui gatti delle nevi per ottimizzare il loro lavoro e ridurre il consumo di gasolio.
È da sottolineare fortemente la necessità di investire nel miglioramento energetico delle stazioni sciistiche, considerando il forte impatto dei costi energetici sui loro bilanci.
Infine ricordo che questo articolo è puramente informativo e si fa promotore di pratiche responsabili e sostenibili nel settore delle stazioni sciistiche.
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