Uno dei principali volani delle economie mondiali è la realizzazione delle infrastrutture strategiche. Oggi nel mondo il fabbisogno di investimenti infrastrutturali al 2030 vale 57.000 miliardi di $. Nel nostro paese nello stesso periodo temporale il fabbisogno di investimenti è pari a 185 miliardi di €, investimenti da realizzare nei settori Ambiente, Energia, Trasporti, Telecomunicazioni e logistica.
Il non realizzare tali infrastutture, in prima analisi, potrebbe sembrare che porterebbe un risparmio di 185 miliardi di €, ma purtroppo così non è, in quanto i Costi Del Non Fare - CNF, generano mancati ricavi così elevati per il sistma paese da creare un costo totale di 807 miliardi di €. I mancati investimenti, oltre a non generano un gettito economico, limitano notevolmente la competitività dell'Italia e rendono i servizi alla cittadinanza sempre meno efficienti e appetibili. Oltre a creare un disservizio, spesso, il non fare provoca anche situazioni di pericolo oggettivo, pensiamo alla mancata riqualificazione di acquedotti o il non fare depuratori, per passare ai termovalorizzatori che obbligano sicuramente ad un aumento dei rifiuti in discarica. La metà di questi 800 miliardi vanno nelle telecomunicazioni e nella rete a banda ultralarga.
Solo l'impatto, che le nuove tecnologie di trasmissione, avrebbero sulla mobilità evitata, grazie al telelavoro,porterebbero un beneficio per oltre 100 milardi di €. Nel biennio 2012/13 sono stati investiti in infrastrutture circa 13 miliardi /anno, con tale valore, e non è scontato che i soldi ci siano sempre, fino al 2030 sembrerebbe che i 185 miliardi possano essere raggiunti. Ma in realtà gli investimenti sono completamente sbilanciati su alcuni settori, vedi quello energetico, e verrebbero tralasciati altri settori non creamdo lo sviluppo necessario. Un riequilibrio delle risorse potrebbe essere una soluzione, ma in realtà diminuire in alcuni settori gli investimenti non libera automaticamente risorse per altri. Di questo ed altro si è parlato martedi scorso durante il IX Workshop Annuale CNF: “Le nuove frontiere dello sviluppo infrastrutturale. Innovazione tecnologica e opportunità internazionali" Il settore infrastrutturale italiano, da anni bloccato a causa di molte inefficienze, ha bisogno di nuovi sentieri di sviluppo.
Da un lato, occorre realizzare nuove opere veramente prioritarie, interventi di ammodernamento ed efficientamento dell’esistente e di upgrade tecnologico in grado di migliorare le performance delle infrastrutture ed erogare servizi di qualità ai cittadini. Dall’altro, supportare le imprese del settore affinché sfruttino le opportunità date da una crescente domanda di infrastrutture a livello globale.
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