Il futuro con fotovoltaico, storage e trasporto elettrico.

Questa volta a scommettere su di un futuro elettrico a base di fonti rinnovabili, accumulo e trasporti senza combustibili fossili sono gli Svizzeri di UBS.
In un documento pubblicato a fine agosto, il gruppo bancario svizzero analizza il futuro di questa tecnologia e lo confronta con il contesto classico.

La grande produzione centralizzata sarà sempre più in affanno, le compagnie elettriche potranno trovare nuove forme di guadagno nei servizi ai clienti e nella gestione dell'energia. La nostra Enel tra le compagnie elettriche europee è quella meglio posizionata per questo cambio di strategia e l'Italia è anche il paese in cui migliori sono le opportunità per la diffusione del fotovoltaico in autoconsumo abbinato allo storage e all'auto elettrica. 
La tecnoloiga di accumulo a batterie e quella di produzione con il solare sono al punto di non ritorno: gli utenti finali di elettricità diventeranno i nuovi produttori.

I costi sempre più bassi di questi sistemi, -vedi figure in basso- e l'aumento dei prezzi dei combustibili fossili, uniti alle sempre più stringenti misure antinquinamento, sono gli ingredienti per un futuro a dir poco roseo per tali tecnologie.


 In particolare dall'ultimo grafico si evince come il trend in crescita del ROI e quello in diminuzione del tempo di ritorno degli investimenti son o tali da pensare che già dal 2020 la rivoluzione  energetica in atto avrà una velocità di sviluppo elevatissima.
Unico punto critico rimane il sistema di infrastrutture per la ricarica dei veicoli. Per poter essere competitivi con il sistema di rifornimento attuale gli investimenti da parte di investitori privati e pubblici dovranno essere elevatissimi ed anche le legislazione dovrà in maniera repentina essere adeguata allo sviluppo tecnologico.
Di seguito pubblico il link al report di UBS 


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