Efficienza energetica, meglio di un piano Marshall!

Un dato certo è che L'efficienza energetica non fa bene solo perché consente una riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti,  ma aumenta la sicurezza energetica, crea occupazione sul territorio e da un grande impulso  all'innovazione. 
Non è solo un problema energetico, ma anche di indotto in termini di altri fattori. Le soluzioni che consentono il risparmio di energia, infatti, hanno anche altre ricadute positive!
Nel settore residenziale una casa energeticamente efficiente è quasi sempre un'abitazione più sana e più confortevole, in quello industriale, una fabbrica in cui si ottimizza la gestione dell'energia è quasi sempre più produttiva, inoltre l'efficienza energetica permette di risparmiare sulle infrastrutture, combatte la disparità migliorando l'accesso all'energia per i meno abbienti, riduce l'inquinamento atmosferico locale, rende una società più resiliente ai cambiamenti climatici che ci metteranno di fronte  a scelte di approvvigionamento estremamente stressanti per l'intera economia.
Ma ad oggi i due terzi del potenziale di risparmio recuperabile in modo economicamente vantaggioso non è colto. Per la International Energy Agency è uno spreco da 18 mila miliardi di dollari.
Un tipico esempio è riportare gli aumenti di produttività registrati grazie all'aumento di efficienza, il ritorno medio degli investimenti in efficienza energetica nei processi industriali scende da 4,2 a 1,9 anni; mentre, nel residenziale, se includiamo anche i costi sanitari evitati dal fatto che le case ad alte prestazioni energetiche sono anche più sane, risulta che ogni dollaro speso in efficienza energetica ne fa guadagnare 4.
In questo ultimo report della International Energy Agency (IEA):Capturing the Multiple Benefits of Energy Efficiency l'efficienza energetica ricopre un ruolo simile a quello ricoperto dal miglioramento dell'alimentazione e dell'attività fisica nella riduzione delle spese sanitarie. 
Un lavoro che mostra come quantificare i diversi effetti positivi delle tecnologie per il risparmio energetico. Una volta messi nero su bianco e tradotti in benefici economici i vantaggi dell'efficienza energetica - è il pensiero dietro allo studio - la politica non avrà più scuse per trascurare questo immenso giacimento di energia, che nelle parole della IEA la risorsa più economica oggi disponibile.
Il paradosso è che stiamo rischiando di non sfruttare questo enorme "risorsa": con le politiche attuali, da qui al 2035 due terzi degli interventi di risparmio energetico economicamente convenienti rischiano di non essere mai realizzati (vedi grafico sotto).Uno spreco senza precedenti, dato che questo risparmio se colto potrebbe portare a benefici economici per 18mila miliardi di dollari, cioè una quantità di denaro pari alle economie di Usa, Canada e Messico messe assieme.
Le sole misure adottate finora in Europa per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici hanno portato benefici per i conti pubblici dell'UE per 41-55 miliardi di dollari (30-40 miliardi di euro) che salgono a 91-175 miliardi (67-128 in euro) se nel conto si includono le maggiori entrate fiscali e i costi evitati al welfare per la riduzione della disoccupazione.
QUi il link al summery del lavoro prodotto dall'IEA :Summary

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