In milioni di anni l’evoluzione ci ha dotato di mano prensile, un organo che ci accomuna ai primati in genere.
Grazie a queste mani e al pollice opponibile possiamo afferrare gli oggetti e utilizzarli, tutto ciò è il frutto di una lenta evoluzione della struttura ossea della mano; questo semplice dettaglio ha modificato enormemente lo stile di vita degli ominidi che, di conseguenza, hanno adattato la nuova manualità alle esigenze di caccia e sopravvivenza della specie. Nei millenni sono cambiate le armi, gli utensili e si sono sviluppate l’agricoltura e tutte le scienze che conosciamo e quindi le abitudini e il livello di qualità della vita.
Con il passare dei secoli, le mani, da simbolo di una virtuosa transizione tra adattamento ed evoluzione sono pian piano divenute un simbolo e uno strumento che ha visto snaturare la propria vocazione benigna; ben presto il pollice opponibile è divenuto strumento decisionale supremo, fino a detenere il potere di vita o di morte sugli individui: al pollice opponibile è subentrato il pollice verso, unico giudice dell’atroce sorte di gladiatori sconfitti due volte: nell'arena e sugli spalti.
Nella storia dell'umanità c’è stato anche chi, non volendosi assumere responsabilità, le mani ha preferito lavarsele pubblicamente, ma la neutralità non basta a chi non può fare a meno di imporre decisioni, e qui entrano in gioco coloro che hanno le mani in pasta, quelli che contano che decidono per tutti; Anche se le decisioni, forse proprio a loro non spetterebbero!
Noi vorremmo vedere qualcuno che il suo pollice opponibile lo usasse per opporsi alle brutture, alle ingiustizie e alle assurdità. Putroppo, fra quelli che dovrebbero utilizzare cosí le proprie mani, non ce n'era nessuno sabato 3 maggio tra coloro che avrebbero dovuto rappresentare 57 milioni di Italiani.
Tra di loro non vi era nessuno di quelli che stringono i pugni, che si tengono le mani ben strette tra loro, che non mettono le mani al servizio di oscure forze, perché preferiscono la realtà alla dissimulazione.
Ma i personaggi provvisti di tali mani sono quelli che lottano a mani nude, e sul cui palmo la linea della vita è profonda e intensa come quella della resistenza, della voglia di evitare una continua mortificazione per loro e per coloro che li hanno voluti li a rappresentarli.
Ma effettivamente dimenticavo che ieri sera, tra quelle alte cariche dello stato, non ce n’era una eletta e voluta dal popolo
ed il risultato lo abbiamo visto, noi e un altro paio di miliardi di persone!
ed il risultato lo abbiamo visto, noi e un altro paio di miliardi di persone!
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