ENERGIA “100% RINNOVABILE”: COSA C’È DAVVERO DIETRO LE OFFERTE VERDI

La crescente attenzione verso la sostenibilità ha incrementato il numero di offerte elettriche “100% rinnovabili”. Ma cosa significa realmente questa definizione? E quanta energia verde consumano davvero i clienti finali?

La risposta è meno immediata di quanto suggeriscano le campagne commerciali. Nel sistema elettrico nazionale tutta l’energia immessa in rete — da solare, eolico, idroelettrico, gas, carbone o nucleare importato — confluisce in un unico flusso. Per questo motivo, la quota reale di energie rinnovabili utilizzata da ciascun cliente è identica per tutti ed è determinata dalla percentuale di fonti rinnovabili sul consumo finale lordo nazionale, che comprende sia la produzione interna sia l’energia importata.


Nelle bollette del Servizio di Maggior Tutela compare spesso una quota di rinnovabili pari all’8%. Si tratta però di un valore amministrativo, riferito al mix di acquisto dell’Acquirente Unico, e non rappresenta la composizione dell’energia fisicamente consumata. In pratica, chi è in Maggior Tutela utilizza la stessa quota di rinnovabili di chi ha un contratto nel mercato libero.

A differenza del servizio di maggior tutela, nel mercato libero, le offerte verdi si basano sulle Garanzie d’Origine (GO): certificati elettronici che attestano che 1 MWh di energia è stato prodotto da impianti rinnovabili.

Le GO non modificano la composizione fisica dell’energia erogata, ma garantiscono la tracciabilità dell’origine e generano un sostegno economico alla filiera delle fonti rinnovabili. L’incidenza sulle bollette domestiche è minima: circa 20 centesimi al mese per un cliente tipo.

Nel 2024 il GSE ha introdotto una procedura aggiornata per la determinazione del mix energetico nazionale, del mix nazionale residuale e del mix attribuibile a ciascuna impresa di vendita.
La metodologia prevede:

  • acquisizione dei dati di produzione e consumo da Terna;
  • integrazione con il mercato europeo attraverso l’European Attribute Mix;
  • contabilizzazione delle GO annullate da ciascun venditore;
  • calcolo del mix approvvigionato rettificato, che tiene conto degli annullamenti.

Ogni fornitore è inoltre tenuto a pubblicare annualmente il proprio mix energetico e ad aggiornarlo in bolletta almeno ogni quattro mesi.

Infografica – Il percorso dell’energia “green”

La filiera della certificazione dell’energia rinnovabile, dalla produzione alla comunicazione al cliente finale.


Controlli e sanzioni

Il GSE verifica che l’energia venduta come rinnovabile sia coperta da un numero equivalente di GO.
Se la copertura è insufficiente, l’impresa è tenuta a versare un corrispettivo pari al doppio del prezzo medio delle GO mancanti. I casi di inadempienza reiterata possono essere segnalati all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Alcuni operatori evidenziano una serie di problemi strutturali:

  • differenze significative nei sistemi di controllo tra Paesi europei;
  • prezzi molto variabili delle GO, con dinamiche speculative;
  • rischio di scarsa corrispondenza tra certificazione e reale contributo alla transizione energetica.

Per maggiore coerenza ambientale, alcuni fornitori scelgono di utilizzare esclusivamente GO italiane, nonostante costi più elevati.


Come orientarsi

Per un consumatore consapevole, i punti chiave sono:

  • verificare sempre il contratto, non solo il nome commerciale dell’offerta;
  • utilizzare il Portale Offerte ARERA per confrontare le opzioni disponibili;
  • ricordare che la principale leva di sostenibilità resta la riduzione dei consumi.


In conclusione, le offerte “100% rinnovabili” rappresentano uno strumento di trasparenza e di sostegno economico alla produzione da fonti rinnovabili, ma non modificano la composizione fisica dell’energia erogata.

La nuova procedura GSE introduce un sistema più rigoroso di verifica e comunicazione, contribuendo a rafforzare la credibilità delle offerte verdi e fornendo ai consumatori maggiori strumenti per orientarsi in modo consapevole.

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