Dal passo ai Watt: RowErg e BikeErg Concept2, la verità dietro i numeri

 



RowErg e BikeErg Concept2 rappresentano oggi due riferimenti assoluti per l’allenamento indoor di resistenza. Condividono lo stesso monitor PM5, la stessa filosofia costruttiva e la stessa base fisica per il calcolo della potenza, ma mostrano numeri molto diversi sul display e nei ranking online, soprattutto nei test a tempo fisso come i 30 minuti. Distanze apparentemente raddoppiate, passi più veloci e classifiche difficili da confrontare hanno portato nel tempo a interpretazioni errate. In realtà, la differenza non è nella prestazione fisica, ma nel modo in cui la prestazione viene rappresentata.

Il punto fermo, comune a tutte le macchine Concept2, è la potenza meccanica, espressa in Watt. La formula di calcolo dei Watt è identica su RowErg, BikeErg e SkiErg ed è la seguente:

W=2.80(secondi/500)3\mathbf{W = \frac{2.80}{(\text{secondi}/500)^3}}

dove i secondi rappresentano il tempo impiegato per percorrere 500 metri e il rapporto secondi/500 è un numero puro. La relazione è cubica, quindi piccole variazioni di passo producono grandi variazioni di potenza. Un esempio chiarisce definitivamente il meccanismo. Un passo di 2:05/500 m equivale a 125 secondi. Dividendo 125 per 500 si ottiene 0,25. Elevando 0,25 al cubo si ottiene 0,015625. Applicando la formula si ottiene:

W=2.800.253=179.2 W\mathbf{W = \frac{2.80}{0.25^3} = 179.2\ W}

Questo valore coincide esattamente con quello fornito dal calcolatore ufficiale Concept2 ed è valido indipendentemente dalla macchina utilizzata. I Watt sono quindi l’unica grandezza fisica direttamente confrontabile tra RowErg e BikeErg.

La confusione nasce osservando passo e distanza sul monitor PM5. Sul RowErg il passo è espresso come tempo sui 500 metri, secondo lo standard storico del canottaggio. Sul BikeErg il passo è sempre espresso come tempo sui 1000 metri, in coerenza con il ciclismo. Il monitor PM5 non modifica il calcolo della potenza, ma solo la modalità di visualizzazione. Anche sul BikeErg, internamente, il passo viene sempre ricondotto all’equivalente sui 500 metri per applicare la formula dei Watt.

La stessa logica vale per la distanza. La distanza non è una grandezza fisica assoluta, ma una convenzione di rappresentazione. Sul BikeErg Concept2 ha adottato una scala di distanza più ampia, così che, a parità di Watt e di tempo, la velocità virtuale risulti maggiore e la distanza percorsa sia circa doppia rispetto al RowErg. Questo non indica una maggiore produzione di lavoro, ma esclusivamente una diversa scala di lettura.

Questa differenza diventa evidente osservando i ranking ufficiali Concept2 sui 30 minuti.


Tabella 1 – Ranking 2025, test 30 minuti, tutti gli atleti

PercentileRowErg distanza (m)RowErg passo (/500 m)BikeErg distanza (m)BikeErg passo (/1000 m)
25°~6.320~2:22~13.106~2:17
50°~6.909~2:10~14.367~2:05
75°~7.391~2:01~15.575~1:55
90°~7.814~1:55~16.608~1:48

La tabella mostra chiaramente che le distanze del BikeErg sono circa il doppio, mentre i passi appaiono numericamente più veloci. Questo non va interpretato come una prestazione superiore, ma come l’effetto diretto della diversa scala di visualizzazione. Il confronto corretto tra le due macchine non passa dai metri, ma dalla potenza sostenuta e dalla capacità di mantenerla nel tempo.





Un altro elemento importante è la dimensione del campione. Nel 2025 il ranking RowErg sui 30 minuti conta oltre 8.000 risultati, mentre il BikeErg poco più di 800. Il ranking RowErg è quindi più selettivo e statisticamente più stabile, mentre quello BikeErg è più sensibile alla composizione del campione.

La differenza reale tra le due macchine emerge analizzando la biomeccanica e i distretti muscolari coinvolti. Il RowErg richiede una vogata che coinvolge l’intera catena cinetica. Gambe e glutei forniscono la quota principale della potenza, il core è essenziale per la trasmissione delle forze e dorso, spalle e braccia completano il gesto. Questo comporta un elevato costo neuromuscolare e una maggiore richiesta coordinativa. A parità di Watt, il RowErg viene percepito come più faticoso, perché la produzione di potenza è distribuita su più distretti muscolari.

Il BikeErg concentra invece il lavoro prevalentemente sugli arti inferiori. Quadricipiti, glutei e ischiocrurali sono i principali responsabili della produzione di potenza, mentre il core ha un ruolo di stabilizzazione. Il gesto ciclico e continuo garantisce un’elevata efficienza meccanica, rendendo più sostenibile una determinata potenza media su test lunghi.

La lettura corretta del monitor PM5 deve quindi privilegiare Watt medi, tempo totale, frequenza cardiaca e andamento della potenza, mentre passo e metri devono essere interpretati solo all’interno della stessa macchina e non utilizzati per confronti incrociati.

Dal punto di vista fisiologico, la potenza consente di stimare il consumo di ossigeno. Il VO₂ relativo, espresso in mL·kg⁻¹·min⁻¹, può essere stimato con una relazione comunemente utilizzata in ambito ergometrico:

VO2 (mLkg1min1)10.8Wkg+7\mathbf{VO_2\ (mL\cdot kg^{-1}\cdot min^{-1}) \approx 10.8 \cdot \frac{W}{kg} + 7}

Il VO₂ assoluto, espresso in L·min⁻¹, si ottiene come:

VO2 (Lmin1)=VO2 (mLkg1min1)kg1000\mathbf{VO_2\ (L\cdot min^{-1}) = \frac{VO_2\ (mL\cdot kg^{-1}\cdot min^{-1}) \cdot kg}{1000}}

È fondamentale chiarire che il VO₂ stimato in un test di 30 minuti non rappresenta il VO₂ massimo, ma il VO₂ sostenuto durante una prova submassimale prolungata. Negli atleti allenati, capaci di lavorare vicino alla soglia funzionale, il VO₂ di un 30 minuti corrisponde tipicamente a circa l’85–90% del VO₂max. Negli atleti poco allenati, invece, la stessa prova porta a valori significativamente inferiori, spesso al di sotto dell’80% del VO₂max, perché il limite prestativo viene raggiunto prima per fattori periferici e neuromuscolari.

Frazione di VO₂max sostenibile per 30 minuti

(valori tipici riportati in letteratura)

Atleti di endurance altamente allenati

(ciclisti élite, mezzofondisti, canottieri, triatleti di alto livello)

  • 85–92% del VO₂max

Questo è il dato più frequentemente riportato.
Negli atleti molto allenati:

  • soglia lattacida molto alta
  • elevata efficienza meccanica

  • capacità di mantenere un VO₂ elevato senza accumulo rapido di fatica

In alcuni studi su ciclisti professionisti e runner di alto livello si osservano valori stabili tra 88 e 90% del VO₂max per 30–40 minuti, con picchi iniziali che possono superare il 90% e poi stabilizzarsi leggermente sotto.

Questa relazione può essere espressa come:

VO2, 30=fVO2max\mathbf{VO_{2,\ 30′} = f \cdot VO_{2max}}

con f0,880,92f \approx 0{,}88–0{,}92 negli atleti allenati e f<0,80f < 0{,}80 nei soggetti poco allenati. Questo significa che lo stesso VO₂ sostenuto può corrispondere a VO₂max molto diversi, a seconda del livello di allenamento.

In conclusione, RowErg e BikeErg non misurano prestazioni diverse, ma la stessa potenza attraverso gesti atletici differenti e scale di rappresentazione differenti. La formula dei Watt è identica, il monitor PM5 è fisicamente coerente e le differenze nei numeri mostrati non devono essere confuse con differenze di rendimento. Leggere correttamente i dati significa abbandonare il confronto diretto di metri e passo e concentrarsi su Watt, tempo e VO₂, ricordando che nei test da 30 minuti il VO₂ rappresenta una frazione, e non il massimo, della capacità aerobica dell’atleta

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