Nuovo aumento per
gli italiani delle bollette Energia
elettrica e Gas
In arrivo nuovi rincari su bollette energetiche, L’Autorità di regolazione
per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha comunicato ieri le nuove tariffe luce e gas per il
prossimo trimestre relative al mercato tutelato, mercato che a breve (luglio
2020) scomparirà dal panorama tariffario del servizio energetico.
A causa degli incrementi dei costi delle materie prime (metano in
particolare), perché continuare a dipendere dalle fossili in maniera massiccia
provoca tali saliscendi, per gli italiani l’elettricità aumenterà in
media del 7,6% e il gas dell’6,1%.
Prima di un’analisi di dettaglio su cosa paghiamo e come sono costituite le
voci di costo delle bollette di luce e gas, ricordiamo che la cosiddetta “bolletta
2.0” prevede che nella prima pagina della bolletta venga sempre indicato
anche il costo medio unitario (del kilowattora, kWh, o
standard metro cubo, smc), come rapporto tra la spesa totale e i consumi
fatturati.
Come cambia la bolletta elettrica per l’utente tipo
L’aumento del costo dell’energia elettrica (+7,6%) è legato principalmente
alla forte crescita dei costi di acquisto della materia prima (+7,3%
sulla spesa del cliente tipo), oltre che da un leggero adeguamento dei
costi di dispacciamento (costi di infrastruttura del sistema elettrico) (+0,3%
sulla spesa del cliente tipo)..
Ricordiamo che l'energia elettrica, per
motivi economici e tecnici, non si può immagazzinare. E' quindi necessario
produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dall'insieme
dei consumatori (famiglie e aziende) e gestirne la trasmissione in modo che
l'offerta e la domanda siano sempre in equilibrio, garantendo così la
continuità e la sicurezza della fornitura del servizio. La gestione di questi
flussi di energia sulla rete si chiama dispacciamento,
Non subiscono invece variazioni le componenti degli oneri generali, così
come tutte le componenti di trasporto e distribuzione.
Quindi dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento dell’energia
elettrica per il cliente tipo sarà di 21,76 centesimi di euro
per kilowattora, tasse incluse.
Il prezzo è così suddiviso:
Spesa per la materia energia:
- 10,21 cent€ (46,91% del totale della bolletta) per i
costi di approvvigionamento dell’energia, con un aumento del 15,9%
rispetto al terzo trimestre 2018;
- 1,67 cent€ (7,69%) per la commercializzazione al
dettaglio, invariata rispetto al terzo trimestre 2018.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:
- 3,87 cent€ (17,78%) per i servizi di distribuzione,
misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione,
qualità; invariati rispetto al terzo trimestre 2018.
Spesa per oneri di sistema:
- 3,22 cent€ (14,82%) fissati per legge, invariati
rispetto al terzo trimestre 2018.
Imposte:
- 2,79 cent€ (12,80%), comprendono l’IVA e le accise.
Nello specifico, ricordiamo che quella
fetta di trota pari al oneri generali di sistema va, % del
costo toalte sostenuto è dal 1° gennaio 2018 rappresentato da oneri generali
relative alle componenti A2, A3, A4, A5, As, MCT, UC4 e UC7 e delle ulteriori
componenti da applicare a tutte le tipologie di contratto saranno distinte nei
seguenti raggruppamenti:
- Oneri generali relativi al sostegno delle energie
rinnovabili e alla cogenerazione (ASOS),che include tutti gli oneri
fino al 31 dicembre 2017 coperti dalla componente tariffaria A3,
con l’esclusione delle voci di costo riferite alla produzione ascrivibile
a rifiuti non biodegradabili.
- Rimanenti oneri generali (ARIM), quindi A2, A4, A5, As, MCT,
UC4, UC7 e A3 (solo per rifiuti non biodegradabili).
Come nel trimestre precedente, la componente, ovvero la prima delle
due descritte in precedenza ASOS, visto la scelta di azzerare la componente
ARIM, nel IV trimestre 2018 risulta essere pari al 100% degli oneri generali,
ed è ripartita tra i seguenti due elementi:
- 78,74% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e
alla cogenerazione CIP 6/92 (quota della vecchia componente A3), circa 2,5
cent€/kWh;
- 21,26% per le agevolazioni alle imprese a forte
consumo di energia elettrica (vecchia componente ‘Ae’), circa 0,7
cent€/kWh.
Come cambia la bolletta del gas per l’utente tipo
Anche l’aumento per il gas è determinato principalmente dalla forte
crescita dei costi di approvvigionamento (componente CMEM): +4,5%
sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo il rialzo atteso delle quotazioni
all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa.
In leggera crescita anche la componente per i costi delle attività
di approvvigionamento all’ingrosso e i
relativi rischi CCR, con un +0,3% sulla spesa del cliente tipo.
In aumento la componente relativa al servizio di trasporto (Qt): +1,3%
sulla spesa del cliente tipo, dovuto all’aggiornamento del corrispettivo per il
servizio di stoccagio (CRVOS), azzerato nel periodo estivo.
Entrambi questi ultimi due adeguamenti erano già stati approvati con
delibera dello scorso aprile. Si arriva così al complessivo +6,1% per
la spesa del cliente tipo.
Quindi dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento del
gas per il cliente tipo sarà di 83,07 centesimi di euro per metro cubo,
tasse incluse.
Sarà così suddiviso:
Spesa per la materia gas naturale:
- 31,59 cent€ (pari al 38,03% del totale della bolletta)
per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con
un aumento dell’11,2% circa rispetto al terzo trimestre 2018;
- 5,08 cent€ (6,12%) per la vendita al dettaglio,
invariata rispetto al terzo trimestre 2018.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:
- 14,27 cent€ (17,17%) per i servizi di
distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione,
qualità; in aumento del 6,5% rispetto al terzo trimestre 2018.
Spesa per oneri di sistema:
- 2,21 cent€ (2,66%), fissati per legge, restano
invariati rispetto al terzo trimestre 2018.
Imposte:
- 29,92 cent€ (36,02%), comprendono le accise (18,40%),
l’addizionale regionale (2,44%) e l’IVA (15,18%).
In definitiva sia per gas che energia
elettrica il valore di circa il 50 % del costo sostenuto è dovuto alle spese di
materia prima; e ricordiamo che spesso è su una parte di tale aliquota che le
aziende fornitrici dei servizi energetici applicano le scontistiche.
Quindi attenti
alle "offerte Civetta" con promesse di risparmio % che non agisce sul costo totale
che il cliente tipo sostiene, ma su una parte di questo spesso poco rilevante.
fonte qualenergia.it
fonte qualenergia.it
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